Buster - San Martino

Inauguriamo oggi una nuova rubrica che ci accompagnerà puntualmente dopo ogni partita della nostra prima squadra, impegnata quest’anno nel campionato Promozione. Puntualmente, a patto che i redattori non si ubriachino troppo nei post partita chiaramente; sono previste insomma 2 o 3 uscite al massimo. Già l’avvio è stato più lento di Ale Zamberlan in contropiede uno contro zero visto che siamo già alla terza partita di campionato; ma ora ci rifaremo, proprio come Ale quando l’azione successiva riceve con spazio sui tre punti.

Ma bando a questa inutile introduzione e vediamo subito come si sono comportati i nostri eroi nella sonante vittoria di venerdì in casa con Verona Basket. Chiaramente, non è nemmeno il caso di dirlo, con tono non certo serio.

 

RUBEN SCALA: 7.5. Il capitano si trova di fronte avversari diretti molto più giovani e per lui è un secondo invito a nozze dopo quello del giorno successivo per il matrimonio di Ivan. Segna in avvicinamento, si guadagna una marea di falli, mette come al solito in ritmo i compagni: insomma, gli manca solo la lucidatura del parquet e stasera ha fatto tutto. FACTOTUM

 

EMANUELE CAMPANA: 6. Segnali di ripresa dopo l’avvio non brillantissimo, si sta finalmente abituando a gestire università-tirocinio-lavoro-basket-ippica-provini a X factor e non so che altro faccia dormendo forse un’ora a notte. A tratti però ancora un po’ confusionario e impulsivo: ma in fondo, se così non fosse, ora starebbe prendendo in giro Ale Gentile. DR JEKYLL E MR HIDE

 

MARCO GLUCINI: 6. Partita sottotono del neoacquisto che resta clamorosamente sotto le sue medie: solamente 3 falli fatti. Proprio nella settimana in cui ha portato i fantastici salumi delle sue zone, ci aspettavamo un Glucini più macellaio. Siamo sicuri si rifarà alla prossima. MACELLAIO MANCATO

 

GIOVANNI CAMPOLONGO: 7. Si trova spesso a marcare Tormene nei quintetti piccoli avversari e si convince di essere anche lui, finalmente, una guardia. Spara dunque ogni cosa dal perimetro, mandando fortunatamente a bersaglio anche qualche tiro: e che in area ci vada Selleri a rimbalzo, che lui deve tirare. SHOOTING GUARD INSIDE

 

DAVIDE FILIPPINI: 6. Talvolta va un po’ in difficoltà in area contro i dinamici ragazzini avversari: fortunatamente poi spesso e volentieri se li mangia dall’altra parte con l’esperienza. Esce con la bombola d’ossigeno dopo 30 minuti in campo a correre senza tirarsi mai indietro. SUB

 

ANDREA DONISI: 6.5. Un Pingu ancora tutto sommato positivo: sempre pericoloso da fuori, si prende addirittura qualche fallo in area, lui che tendenzialmente evita i contatti come l’olio di palma. Sui rimbalzi, work in progress, ma che je avete dato a sto ragazzo, l’acqua di Bugs Bunny? DUFFY DUCK DEL SECONDO TEMPO

 

MATTEO BORDATO: 6. Né infamia né lode per il Borda, ordinato senza strafare ma portando comunque il suo contributo. A volte perde l’uomo in difesa, ma gli avversari hanno le polveri più bagnate di una ragazzina a un concerto degli One Direction e il lasciare si rivela una tattica vincente. FINE TATTICO

 

SIMONE SELLERI: 6. Anche lui compitino senza comunque demeritare: ancora un po’ in rodaggio post infortunio, quando riprenderà la forma saranno bimani a ogni azione. SLAM DUNK CHAMPION 2017

 

WALTER CONTALDO: 6.5. Bravo Wally, che si fa trovare pronto quando coach Della Chiesa lo butta nella mischia con più continuità. Solita enorme dose di legna sotto i ferri, soliti palloni che nessuno vede più quando gli arrivano in area in attacco: il Buster ormai è in bolletta a forza di ricomprarli. BLACK HOLE

 

ENRICO CHECCHINI, ENRICO DE VECCHI, FEDERICO ZAMBERLAN s.v.: gli eroi della promozione dello scorso anno in Prima Divisione non vedono sostanzialmente il campo, sotto gli occhi un po’ lucidi di coach Zorzi. Avranno tempo per rifarsi, o eventualmente per imparare a tenere ben caldo il posto contro la colonna in attesa del ritorno del maestro De Rossi.